sabato 19 gennaio 2013

The Pillars

Ho appena finito di vedere la miniserie "I Pilastri della Terra", del 2010, ispirata al famosissimo libro omonimo di Ken Follett.

Lo so che arrivo piuttosto tardi, in fondo siamo nel 2013, però è una serie che ho sempre avuto da un lato molta voglia di vedere, mentre dall'altro un po' di paura.
Perché "I Pilastri della Terra" è probabilmente il mio libro preferito (Tolto Tolkien, lui non entra in classifica), assieme al suo seguito "Mondo Senza Fine", e quindi temevo parecchio che con questa serie potessero averlo rovinato.
Poi, quando ho visto che #Morosa ha casa aveva il cofanetto con la serie completa, e che si rifiutava di vederla con me (Posso capirla, sono 400 ore e non le interessava), non ho potuto fare altro che farmela prestare, per vedermela con calma.

Beh, che posso dire?
Mi è molto piaciuto come sono riusciti a ricreare l'atmosfera che si riesce a leggere nel libro. L'Inghilterra del XII secolo è stata ricostruita benissimo (Anche se magari un po' più di "sporco" non avrebbe guastato... Gli ambienti sono sempre belli, lucidi e scintillanti, ma sono dettagli), sia dal punto di vista visivo che dal punto di vista dell'immersione.
La storia, come quella del libro, prende subito. E non è scontato.
Io non sono fan delle serie TV, anzi. Credo di averne viste giusto 2 da cima a fondo, ed erano entrambe miniserie: questa e la bellissima Band of Brothers (2001). Le altre, con tutte le loro quindicimila stagioni, tendono a stancarmi in fretta, quindi il fatto che vedendo questa serie avevo sempre voglia di andare avanti a vederla lo trovo un enorme punto a suo favore.

Ora, io non sono un esperto di cinema, anzi (Ho due o tre amici che hanno studiato cinema, e che se anche solo pensassi la frase "Sono esperto di cinema" mi scuoierebbero vivo, e a ragione), quindi la mia opinione si traduce solo dal punto di vista "Come un fan del libro ha trovato la serie".
Infatti non ho scritto "Recensione: I Pilastri della Terra" perché non sono degno.

I personaggi, che alla fine sono la questione più importante, nonché il punto cardine di tutti i libri di Ken Follett al di là della storia (Tanto che l'ultimo approfondisce poco i personaggi, e a me, così come a molti altri, non è piaciuto particolarmente) sono stati tradotti bene dal libro alla televisione.
Il loro sviluppo negli anni, è fatto molto bene, anche se ho avuto l'impressione che i loro caratteri siano stati un po' limati, nel senso che Follett è molto bravo nel far sì che tutti i suoi personaggi abbiano una "zona grigia". Certo, ci sono buoni e cattivi, ma tutti hanno le loro ragioni, ed è difficile trovare un personaggio esclusivamente "cattivo". Un "caotico malvagio", per dirla dal punto di vista D&D.
Invece in questa serie TV i personaggi sono stati più indirizzati, nel senso che i buoni fanno così perché sono buoni, e i cattivi fanno così perché sono cattivi. Niente vie di mezzo, niente zone grigie.
Per fare un esempio, senza spoilerare, nel libro Waleran ha una mentalità, per dirla alla Mass Effect, "Renegade", ovvero il fine giustifica i mezzi, ma il mio fine è buono e giusto.
In questa minierie, invece, è solo ambizione sconfinata, ma per sé stesso, non per il bene maggiore.
Però posso capire che queste sfaccettature possano essere difficili da tradurre dalla carta alla pellicola, anche perché il libro è di mille e passa pagine, ma un po' mi è dispiaciuto perdere questa parte per me molto importante della storia.

Un'altra cosa che non ho capito è perché cambiare il finale... Capisco che magari dovevano tagliar corto, però non mi è piaciuto che abbiano tenuto la storia molto fedele all'originale fino a 40 minuti dalla fine, per poi rivoluzionare tutta la parte finale (togliendo tra l'altro pezzi importanti del suddetto sviluppo dei personaggi, tra cui le ultime 4-5 pagine del libro) mi ha lasciato un po' perplesso, ma vabbè.

Detto questo, l'ho ritenuta veramente una bella serie, che rievoca ottimamente il romanzo, pur non raggiungendo la stessa profondità narrativa. Però scorre molto veloce, si fa guardare volentieri.
Certo, penso che se uno non ha letto il libro potrebbe trovarla un po' noiosa (Il ritmo è lentino), ma per me merita di essere guardata.

Ora dovrò anche recuperare Mondo Senza Fine.
Con calma.
Tra un mesetto o due.
Il tempo di riprendermi da una serie TV.

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