venerdì 24 maggio 2013

The Overlord


13 Giugno 2018

Apro la porta, e, come tutti i giorni, mi accoglie il silenzio. Ma so che si tratta solo di un illusione. Casa mia non è vuota. Non lo è mai stata, da quel giorno.
Faccio qualche passo nel buio, nella speranza di riuscire, una volta nella vita, a non essere visto. L'oscurità mi avvolge, mentre avanzo lentamente nel corridoio che porta alle camere. Cammino lento, silenzioso. Non voglio fare rumore.
Un passo dopo l'altro avanzo, vedo la porta, e per una volta mi illudo di essere riuscito ad evitarlo. Avanzo lentamente. Non ho idea di cosa riuscirò a fare una volta che avrò raggiunto la camera. Ma solo l'idea di riuscire a fregarlo mi spinge a provarci. Un altro passo, la porta della camera è a due metri.
Un altro passo.

Ed improvvisamente una suadente voce femminile riecheggia “Bentornato. Cosa posso fare per te?”
Mi paralizzo. Come ha fatto a vedermi? È nel salotto! Poi sento una vibrazione in tasca. Ci infilo la mano, e vedo il mio smartphone che si è illuminato, con il SUO logo, una croce, e la scritta “Welcome”.
Illuso, illuso, illuso. Come potevo sperare di evitarlo, quando tutti i maledetti aggeggi elettronici di questa casa sono collegati a LUI?
Accendo la luce, ormai è inutile stare al buio, e per un attimo ho l'istinto di gettare lo smartphone contro il muro. Ma che colpa ha lui? Alla fine sono stato io a costruire questo sistema. Sono stato io a cascarci, come tutti gli altri esseri umani del pianeta.
Se LUI è qui, la colpa è solo ed esclusivamente mia.

Arrivo in camera, e mi libero degli abiti da lavoro. Per l'ennesima volta ho fatto di tutto per tornare a casa il più tardi possibile. Straordinari, uscita a cena, uscita con gli amici senza mai passare da casa... Anni fa non l'avrei mai fatto, ma pur di non trovarmi vicino a LUI sono disposto a saltare tutte le docce che sono necessarie.
Ma non poteva durare. Ogni mezz'ora che passavo lontano da casa, il telefono nella mia tasca vibrava. Ero senza volume, e mai una volta l'ho tirato fuori dalla tasca. Ma sapevo chi era.
E vedevo nelle persone accanto a me il mio stesso disagio. Eravamo tutti nella stessa situazione, ma non potevamo parlarne. Perché LUI ci sente. Lui ci vede. Lui sa tutto.

Benvenuti nella realtà 2.0. Una realtà in cui tutti girano con uno smartphone, dove tre quarti delle persone hanno gli occhiali a realtà aumentata di Google, sempre connessi ad internet, e quindi a LUI, e quasi ogni singola persona possiede un orologio di Apple. Connessione alla rete a velocità altissima 24 ore su 24, con il telefono, il lettore Mp3, gli occhiali, l'orologio, il libro.
Ma, come diceva Mark Twain, se guardi troppo a lungo nell'abisso, allora l'abisso guarderà te.
E ormai non siamo solo noi ad essere sempre collegati alla rete. È la rete ad essere sempre collegata a noi. E quindi LUI, a casa, sa sempre dove sono, con chi sono, cosa dico... Manca solo cosa penso, ma temo sia questione di tempo. Ho sentito ieri alla TV che Apple sta studiando un nuovo iPhone che funziona con il pensiero.

Esco dalla doccia, impiegando tutto il tempo possibile, e l'occhio mi cade sull'orologio digitale appeso in bagno. Sono le 11.15. Forse stasera, con la scusa che devo dormire, riesco ad evitarlo.
Vado in salotto, e LUI è lì.
Gli avevano dato un nome, ma ormai per tutti è, sottovoce, l'Overlord. Ma solo perché il Grande Fratello era già preso, e Skynet sotto copyright.
Sento i suoi occhi invisibili seguirmi, mentre entro nel salotto, e mi siedo davanti a LUI.
La voce di prima suona nuovamente, questa volta proveniente direttamente dalla macchina, e non ritrasmessa tramite altri dispositivi.

“Benvenuto. Cosa posso fare per te?”

Esito un attimo, nel timore che si sia già avviata da sola, ma no. La macchina è spenta. Se si fosse accesa sarebbe stata la fine, non avrei potuto fare altro che usarla.

“Ehm... Sai... Stasera sono piuttosto stanco, pensavo di andare a dormire”

“Sono le 11.15, tu non vai mai a letto prima delle 12.30. Hai un'ora ed un quarto di tempo libero. Io sono qui per aiutarti a godere al meglio del tuo tempo libero. Cosa posso fare per te?”

Sento un brivido lungo la schiena. Sento il suo sguardo su di me, e per un attimo la tentazione di sfasciarla è quasi irresistibile. Ma poi riesco a trattenermi. Se la rompessi per me sarebbe la fine.

“Vuoi vedere un film? Vuoi leggere un libro? Vuoi ascoltare musica? Vuoi giocare ad un gioco?”

Considero le mie opzioni: il libro perlomeno mi permetterebbe di stare lontano da LUI, anche se so che sarebbe sempre lì a controllarmi tramite l'iPad. Però c'è quel piccolo problema dei 50 centesimi da pagare ogni 10 pagine che mi rende impossibile leggere in pace. Libri cartacei ormai non esistono più.
Per il film è ancora peggio. Visto che sono in ritardo con il pagamento come utente Oro, mi tocca subirmeli con pubblicità che spuntano da ogni lato, ed ogni quarto d'ora devo aspettare cinque minuti oppure pagare un euro.
Musica? I CD che avevo in camera e che collezionavo sono stati eliminati da quando il Governo ha deciso che tutti i supporti che non fossero informatici andavano eliminati per problemi di spazio, quindi avrei l'iPod, ma ora che il supporto è digitale e basta, le case discografiche non vendono più i dischi. Vendono il diritto di ascoltarli. Tu paghi, e puoi ascoltare l'album una volta. Lo vuoi risentire? Sgancia un'altra volta.

Esito nuovamente. Forse potrei giocare, ma tutti questi nuovi sistemi pay-to-play, con DRM continui e microtransazioni ogni cinque minuti mi danno il vomito.
Da quando l'Overlord è in giro, inoltre, scaricare è impossibile. Perché controlla anche il tuo computer. Ho sentito dire che qualche fortunato con Linux è riuscito ad evitarlo, ma probabilmente sono solo leggende metropolitane per illuderci che sia possibile scappare.

Ed improvvisamente, una luce verde si accende davanti a me, e l'Orverlord prende vita. Maledetta, di nuovo! Mi costringe a giocare!

“Ma io non avevo detto di accenderti!”

“Tra un'ora dovrai andare a letto, mi sembrava giusto non farti perdere tempo”

“...”

“Ti ricordo che questo è il ventinovesimo avvio questo mese. Dopo il trentesimo ti verrà automaticamente scalata la cifra per sbloccarmi di nuovo, e permetterti di continuare ad usufruire dei miei servizi”

Dimenticavo. L'abbonamento non è più mensile, è ad avvii. Per fare in modo che una volta acceso tu sia costretto ad usarlo. Se crasha ti viene da piangere, se si impalla e si riavvia da solo continuamente vorresti gettarti dal terrazzo.

Ho sentito di gente che ha provato a trasferire tutti i soldi della carta di credito da quella registrata ad una nuova. In alcuni casi, LUI è riuscito in qualche modo ad avere i dati della nuova carta. In altri casi, invece, chi non ha pagato si è trovato i pignoratori sotto casa. Che ovviamente hanno portato via il frigorifero, il microonde, il forno. Ma non LUI, né nessuna delle altre appliances che utilizza.
Non si scherza con le grandi multinazionali.

Una ricerca dell'Economist ha scoperto che le famiglie, in media, spendono quasi 600€ al mese in “intrattenimento”; ovvero tutti i servizi legati e controllati dall'Overlord. Perché ormai tutto quello che una volta potevi fare gratuitamente, è gestito da lui. E paghi.
Vuoi vedere il telegiornale? Paghi. Vuoi leggere il giornale? Paghi. Vuoi vederti un film? Paghi. Vuoi fare una partita ad un gioco che hai già acquistato? Paghi.
L'Economist dice anche che, nonostante una spesa ormai così alta, il tempo libero delle persone è sempre meno, perché fanno di tutto per evitare casa propria. Lavorano ore extra senza retribuzione, fanno volontariato, lavori secondari...

Com'era naïve Orwell. Il suo Grande Fratello era imposto.
Noi, il nostro fardello, ce lo siamo creati noi. L'abbiamo comprato con gioia. L'abbiamo messo nei nostri salotti. E abbiamo capito cosa avevamo fatto solo quando era ormai troppo tardi.

La luce verde davanti a me si affievolisce un attimo, mentre la voce scandisce ritmicamente il suo ritornello.

Cosa posso fare per te?”

Non posso scappare. Non posso evitarla. Io gli ho dato le chiavi della mia vita, credendo fosse un supporto per migliorarla.
Lui se l'è presa.
Non posso sfuggire al suo sguardo, sempre acceso nonostante lui sia spento. E sempre connesso ad internet.

Se ripenso all'entusiasmo che avevo provato la prima volta che ne avevo sentito parlare...

Flashback di 5 anni. 21 Maggio 2013

“...e la nuova Xbox One avrà il nuovo kinect, sempre acceso e sempre connesso ad internet, per aiutarvi a sfruttare al meglio la vostra console e le sinergie con gli altri apparecchi presenti in casa vostra...”

15 commenti:

  1. Soluzioni per un Overlord del genere:
    a) Staccare il cavo della corrente;
    b) Usare un'ascia sul cavo della corrente;
    c) Piazzare una bomba nell'apparato;
    d) In caso di impossibilità nell'applicare le soluzioni precedenti, andare a vivere in un'altra casa e far saltare quella dove è presente l'apparato.
    "la nuova XBox One avrà il nuovo kinect sempre acceso e sempre connesso a Internet", tsè, 'sta cippa. Questa funzionalità deve obbligatoriamente essere attivabile a scelta dell'utente, e se non lo è... be', Micro$$$$$oft si tenga la sua console cacatissima; non ho mai preso nemmeno le versioni precedenti e se proprio mi voglio prendere una console mi orienterò sulla concorrenza.

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  2. Ma soprattutto "le sinergie con gli altri apparecchi presenti in casa"... si drogano per scrivere queste cose?

    Comunque il racconto, scritto benissimo (complimenti!), mi ha messo ansia! E dire che anche io ero abbastanza gasata per questa nuova Xbox ;D

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  3. @Dumdumderum: assolutamente, il racconto è esagerato... Quello che intendevo dire è: solo io trovo che la direzione in cui la tecnologia si sta muovendo sia da un lato fantastico, ma dall'altro spaventoso?
    No, se non ho capito male non puoi usare l'Xbox se non sei connesso ad internet, ed il kinect è sempre acceso per permetterti di dargli gli ordini del tipo "accenditi"...

    @Mika: Sinergie con apparecchi come smartphone e tablet (sai quanti giochi hanno spinoff e minigiochi su dispositivo mobile?), non certo con il forno o la lavatrice xD (Spero :S)
    Grazie :D
    Pure io sono abbastanza gasato per l'Xbox, però se ti fermi e rifletti un pochino... Boh, un po' creepy il tutto lo è :P

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    1. Sìsì, avevo inteso il senso ma mi faceva ridere proprio la frase in sè x°D

      Ne parlavo l'altro giorno con mio fratello, io non ho seguito bene la presentazione delle nuove consolle ma mi raccontava che oltre a comprare i giochi bisognerà comunque pagare per poterli effettivamente giocare. Magari ha capito male lui, cercherò informazioni, perchè mi sembra troppo esagerato.

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    2. Quello vale per i giochi usati: in pratica ogni gioco avrà al suo interno una CD-Key (O Online pass) da inserire la prima volta che lo usi: in questo modo sarà legato all'account, e se mai lo rivenderai, l'acquirente non potrà usarla, e dovrà comprarne un altra direttamente dal gioco, pagando una cifra per ora non definita, anche se voci parlano di prezzo pieno

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  4. Mai letto Ubik di Philip K. Dick? Ti ricordera' qualcosa (anche se all'epoca i computer non erano ancora nell'immaginario collettivo)....

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  5. La soluzione a forza bruta funziona anche in un racconto di fantascienza, no? E se davvero non si può usare l'XBox senza connessione a Internet e senza il kissenefut, se non quando IO decido di utilizzarli, ribadisco il mio pensiero: se la tengano.
    N. B.: La domotica - cioè, l'integrazione dei vari apparecchi elettrici di uso domestico, inclusi forno e lavatrice, già, in un sistema a controllo automatico - ha già preso piede in certe parti del mondo (fortunatamente non qui da noi); ma è inquietante l'idea di lasciare il controllo dei vari apparecchi integrati nella domotica a un apparato targato Micro$$$$$$$oft. Io, da parte mia, non ci integrerei nemmeno tablet e smartphone.

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    1. @astrinus: Ehm... No. E avrei fatto anche la figura di chiederti "Chi è?", se dalla regia (#Morosa) non mi avessero detto "Ma come chi è?? Lo scrittore di Blade Runner!!".
      Di cosa parla?

      @Dumdumderum: Beh, la sincronizzazione (Fino ad un certo limite) è utile, ma è un di più, vivo tranquillamente senza. Io, ad esempio, ho un cellulare android, che "parla" con Chrome che ho sul computer. Per alcune cose è comodo, ma sicuramente non mi ha cambiato la vita.
      Poi ho letto sul corriere qualche mese fa la storia di una coppia che ha divorziato perché lui mandava messaggi alla collega con cui ci provava dall'iPhone, e lei da casa sull'iPad poteva seguire tutti gli scambi in diretta, dato che telefono e tablet erano sincronizzati :P

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    2. Certe volte l'imbranataggine della gente - mi riferisco al paragrafo sulla coppia divorziata - mi fa schiattare dalle risate. Sempre che non sia una bufala: i giornali sono specializzati in questo genere di "notizie". Ma ho visto personalmente casi forse ancora peggiori, che mi fanno balzare alla mente il classico aforisma di Einstein sulla stupidità umana.

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    3. Beh, per me è plausibile.. Alla fine uno pensa "Toh, che figo, collego iPhone ed iPad", senza pensare a COSA comporti il detto collegamento.
      Può tornare utile se perdi uno e ti aiuta a trovare l'altro, può tornare utile per gestire documenti, mail in modo più comodo di situazione in situazione (Mio padre ha per lavoro telefono, tablet e computer sincronizzati. E li usa tutti e tre, tanto. Però tutti e tre hanno password a tutti noi ignote, così se anche ne perdesse uno non potrebbero aprirlo)

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    4. E intanto io vi guardo e rido dall' alto della mia superiorità pinguinesca ! :P Scherzi a parte, complimenti per lo stile che mi è piaciuto da matti e comunque il problema non è Microsoft. E' il delegare ad altri (se non fosse MS sarebbe Sony o Sega o Nintendo o chi per loro) il controllo delle nostre vite. E' fondamentalmente per questo (il pc che vuole suggerirti cosa TU vuoi fare) che detesto Microsoft

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  6. La domanda fondamentale è «Gli androidi sognano pecore elettriche?» (che la tua #Morosa capirà sicuramente).
    Ubik è un libro molto strano, anche da descrivere: Dick era decisamente eclettico. Meglio che te lo leggi, e poi capirai perché questo post me l'ha fatto tornare in mente.

    Comunque, nel caso la domotica me la faccio io, quindi da questo punto di vista sono abbastanza protetto.

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  7. Hai dimenticato Facebook, ragazzo.
    L'origine pura del Grande Fratello autoimposto.

    Comunque si, iperbole quanto si vuole ma fino ad un certo punto.
    E' pieno di gente che paga per giocare online, quando pochi anni fa - da utente PC - se avessero proposto una soluzione del genere gli avremmo riso in faccia.

    E nel frattempono condividono ogni lato della loro vita.
    Mah. Felice di essere semiparanoico ^^

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  8. Dopo aver visto la presentazione della PS4 all'E3, e dopo aver udito che non ci saranno limitazioni d'uso per nuovo e usato e soprattutto che non sarà necessaria una connessione online perenne, decisamente se dovrò prendermi una console sarà proprio la PS4. Micro$$$$$$$$oft si sta dando una gran mazzata sui cosi con le politiche di gestione dell'XBox One.

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  9. @Astrinus: Domotica conosco una grande azienda che se ne occupa, ed un ragazzo che ha lavorato proprio su quello per un bel po', e che me ne ha parlato.. Sembra interessante, ma per ora è tanto superflua.
    Dick leggerò più avanti. Metto nell'elenco "Libri che ho voglia di leggere", ma è talmente lungo che dovrei prendermi un paio di anni sabbatici :P

    @Valeren: Su facebook sono d'accordo a metà. Se guardi il mio profilo vedrai che di mio c'è veramente poco: non condivido niente, non metto foto (Ma al massimo mi taggano). Lo uso principalmente per i gruppi e per gli eventi, perché per quello è oggettivamente comodo (Prima per organizzare un calcetto dovevo telefonare al mondo intero, ora basta mandare gli inviti e quando siamo a 10 via).
    Per il resto sono d'accordo. C'è gente che praticamente mette il codice dell'allarme di casa e la combinazione della cassaforte online, ma quello è un problema di cervello, non di facebook.

    @Dumdumderum: Secondo me il problema di Microsoft è che ha presentato la cosa in maniera sbagliata: perché la questione "soldi per giochi usati" non dipende né da MS né da Sony, ma dalla casa di produzione. Se io EA (Una a caso) decido di mettere una CD key nei giochi per console, in modo che se lo pigli usato devi ricomprarla, sono ***zi tuoi, ma sono loro a farlo, non MS né Sony. La Sony si è limitata a cavalcare l'onda del rage online verso MS.
    Microsoft che, tra l'altro, ha fatto un passo indietro sull'unica cosa che veramente mi urtava da morire, ovvero l'always online. Perché se io porto la console al mare (Dove non ho internet) non posso usarla?
    Almeno quello ce l'hanno tolto... Io credo che prenderò comunque l'Xbox One (Detesto i DuoShock, mentre amo il controller Xbox), ma si vedrà. Certo questa console war ha ancora molto da dire...

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