mercoledì 10 ottobre 2012

Strada senza nome #2

179.5 chilometri dopo...

E: "Oh, cazzo l'uscita!"
In quel momento mi trovavo in terza corsia a circa 130 all'ora, nel sorpassare una macchina, quando uno sguardo al TomTom mi fece notare che mancavano pochissimi metri allo svincolo che avrebbe dovuto portarci dalla A7 ad un'altra autostrada...
Inutile dire che buttarsi da sinistra verso destra e decelerare ad una velocità tale da uscire senza schiantarsi sul guard-rail era un'impresa di notevole difficoltà, e quindi decisi pragmaticamente di tirare dritto.

#AR: "E ora che si fa?"
#E: "Beh, usciamo alla prossima, rientriamo e torniamo all'uscita che abbiamo perso no?"
#AE: "Ma sì, alla fine perdiamo venti minuti al massimo, nulla di grave!"

Il viaggio, nel frattempo, aveva portato alla scoperta di un portaCD vecchio di secoli, in cui ritrovammo una serie di CD masterizzati da me tra la seconda media e la seconda liceo, quando i miei gusti musicali erano qualcosa di definibile tra l'agghiacciante ed il bimbominkia.
Giuro che ancora oggi mi vergogno nel vedere quei CD...
All'ascolto della versione remixata di Geordie fatta da Gabry Ponte, #AE, che a momenti ha un altarino di De Andrè in camera, ha minacciato prima di definestrinarmi (Ma la mediazione di #RE, con opposizioni del tipo "Sta guidando, sarebbe pericoloso", "Ha lui le chiavi di casa" e "Lo facciamo al ritorno" lo ha convinto a desistere) e mi ha augurato di morire tra atroci tormenti costretto ad ascoltare Vasco Rossi per l'eternità.

Ma torniamo a noi...
Qualche chilometro dopo lo sbaglio, vediamo l'uscita successiva, la imbocchiamo. Usciti dall'autostrada c'è una piccola rotonda, dalla quale si può riprendere direttamente la A7 in direzione opposta.
Ma sarebbe troppo facile, no?

#TomTom: "No, non rientrate in autostrada! Non vedete che c'è una bellissima strada provinciale che taglia e vi porta direttamente a destinazione?"
#E: "Ma sei sicuro? Per me l'autostrada è più veloce..."
#TT: "Ma scherzi? Non vedi che seguendo il mio fantastico percorso risparmiate ben 8 minuti?"
#E: "Eh, ma io mi perdo..."
#TT: "Ma come ti perdi? Ci sono qua io, vai tranquillo!"

Avessi conosciuto prima Davide Bianchi avrei pensato "Tranquillo è morto [azione immorale per taluni] e suo fratello è ancora in prigione", ma all'epoca ero ancora un allegro ottimista, pronto a fidarmi del TomTom, e dopo un rapido consulto con #AE #AR (#RE stava studiando sul sedile posteriore e non ha partecipato alla discussione) decidiamo di imboccare questa fantastica scorciatoia.

Entriamo in quella che sembra una normalissima strada provinciale, e proseguiamo a velocità tutto sommato normale per circa un venti minuti, quando #RE, riemersa dai suoi libri, ci fa notare una cosa:

#RE: "Ma non vi sembra strano che da quando abbiamo preso questa strada non abbiamo incontrato una macchina in direzione opposta?"
#E: "Vabbè, è una provinciale al giovedì all'ora di pranzo, chi vuoi che ci sia in giro?"

Proseguiamo, proseguiamo, proseguiamo... Fino a che la strada comincia pericolosamente a restringersi, ed i guard-rail a diradarsi, mentre sulla nostra destra cominciamo a vedere... Precipizi?
Eh?

Con la coda dell'occhio vedo il TomTom che ridacchia malevolmente, ma mi illudo sia un'impressione.
Fino a che arriviamo ad un punto in cui la strada si riduce ad una mulattiera, asfaltata probabilmente dai romani un paio di millenni fa, larga giusto giusto perchè ci passasse la mia macchina. Ci scambiamo sguardi preoccupati, ma ormai fare inversione è impossibile, e quindi siamo costretti ad andare avanti.
Fino a che arriviamo ad una specie di spiazzo in cima ad una salita. Da lì un panorama stupendo...


#E: "Cazzo, che bel panorama!"
#AE: "Bellissimo! Qui urge pausa sigaretta... E peccato non avere una birra, sennò c'era da campeggiarci qui..."
#AR: "Ma veramente, merita!"
#RE: "..."
#E: "Che c'è?"
#RE: "..."
#AE: "Tutto bene? Hai mal d'auto? Stiamo qui un po'?"
#RE: "Ma noi non dovevamo andare al mare?"
#AE, #E, #AR: "..."
#RE: "Dove cazzo siamo finiti?"
#AE#E#AR: "..."
#AR: "A occhio e croce tra i monti intorno ad Alessandria..."
#AE#E#RE: "..."

In quel momento mi squilla il telefono. Si tratta, ovviamente, di mia madre.

#M: "Allora, Edhel, siete arrivati?"
#E: "Eh, non proprio..."
#M: "Come non proprio? Trovato coda?"
#E: "Eh, no, quella quando abbiamo attraversato Milano... Ora siamo da qualche parte sui monti intorno ad Alessandria..."
#M: "Avete attraversato Milano? I monti intorno ad Alessandria? Ma che..."
#E: "Eh, abbiamo seguito il TomTom..."
#M: "Sei un deficiente. Chiamami quando arrivi."
Clic

Dopo questa allegra conversazione ci rimettiamo in viaggio (Sarebbero anche le 14.30, stiamo crepando di fame e se quel [censura] di un TomTom non ci avesse fatto sbagliare ben DUE volte saremmo già arrivati da un bel pezzo), e la strada si fa sempre più stretta. Sempre meno asfaltata. Più stretta. Meno asfaltata. Più stretta. Cos'è un guard-rail? I cellulari non prendono.
L'ho detto che si fa sempre più stretta?

Per farla breve, avanziamo a 20 km/h, dato che il fondo stradale è impraticabile, i cellulari hanno campo un minuto sì e venti no, non c'è un guard-rail manco a pagarlo, e sulla destra... Beh, avete visto le foto prima, no?

Finchè arriviamo ad un cartello.

ATTENZIONE: PONTE PERICOLANTE

Silenzio.
Panico.
Risatine nervose.
"Ma dai, come dire che il ponte crolla con noi sopra"
"Ma sì, basta attraversarlo piano"
"Moriremo tutti"

L'ultima ripetuta più e più volte a turno da tutti.
Intanto il TomTom segnala gongolante "Strada senza nome", indicando che prende un satellite ogni tanto e pure male.
Proseguiamo, ormai parecchio scossi, finchè entriamo in una specie di bosco... Proseguiamo qualche chilometro (Sempre tra i 20 e i 40 km/h), fino ad arrivare al famoso "ponte pericolante", che in effetti così pericolante non è.
Perchè è FOTTUTAMENTE CROLLATO.
Un cazzo di ponte di pietra (Con tutta probabilità costruito anche lui dai romani) su un cazzo di rigagnolo in mezzo a questi cazzo di monti in mezzo ad un cazzo di nulla.
Ed è CROLLATO.

"..."
"..."
"..."
"..."
"...Merda"

Il TomTom ormai ride che lo sentono ad Aosta. Noi un po' meno.
La cosa positiva è che le bestemmie tirate da #AE non ci fanno fulminare, quindi vuol dire che se c'è qualcuno lassù almeno è comprensivo.

Ma improvvisamente, #AE, vede accanto al ponte un motorino. WTF? E guardando meglio, vediamo che tra le rovine del ponte c'è un tizio con una pettorina gialla, probabilmente un operaio. WTF???

#AE scende coraggiosamente dalla macchina, mentre noi ci aspettiamo di vedere sbucare da un momento all'altro dai boschi una banda di elfi/predoni longobardi sopravvissuti nei secoli/orchetti e che l'operaio nel torrente sia solamente una trappola per farci fermare (Non che potessimo tornare indietro, comunque...)
E invece no... L'operaio spiega con tutta calma ad #AE che il ponte era vecchio, e che l'hanno fatto crollare per evitare che ci pensasse lui da solo, magari con una macchina sopra...
A parte che mi sono chiesto CHI potesse essere tanto idiota da prendere una strada simile oltre a noi, la domanda da un milione di € a questo punto è...

#AE: "Eh, sì, tutto bello, ma.. Noi a 'sto punto che facciamo?"
#O: "Mah, o guadate il torrente o tornate indietro"
#AE: "Ma come guadare il torrente?"
#O: "O guadate il torrente o tornate indietro"
#AE: "Ma se la macchina non risale l'argine?"
#O: Eh, allora si chiama il carro attrezzi" (Sì, e come cazzo ci arriva qui il carro attrezzi? Volando?)

Messi di fronte alla dura scelta se guadare il torrente pregando Cthulhu di mandarcela buona, o se rifarci le ultime due ore di macchina, per tornare al punto di prima, ci facciamo coraggio e ci lanciamo al guado!


Il problema non era tanto il guado in sé, che come potete vedere alla fine era un rigagnolino... Il problema è che per guadare bisognava prima SCENDERE dal livello della strada al fiume, e poi RISALIRE dall'altra parte, scalando un'argine fangoso con una buona pendenza...
Faccio scendere i miei passeggeri (Che mi sfanculano, dato che l'argine fangoso a piedi non vogliono farselo) e mi butto. La discesa non è un problema, il guado neppure... Ma mentre provo a risalire (cercando di farlo piano piano per evitare di perdere grip) ovviamente la macchina non gradisce e si spegne. Inchiodo per evitare di andare all'indietro e di stirare l'operaio che intanto è lì che ci guarda allegramente (Cazzo guardi? Ma dacci una mano, no?).
Ci riprovo, e al terzo tentativo finalmente le ruote fanno presa e riesco a risalire l'argine. I miei compagni di viaggio tornano a bordo, e -scossi- ci rimettiamo in marcia, terrorizzati da quello che questa strada senza nome ci butterà addosso, e senza la più pallida idea di dove fossimo e quanto mancasse, dato che il TomTom ormai delirava.

Fortunatamente dopo il fiume niente più ostacoli grossi, anzi, qualche chilometro dopo, la strada ha anche ripreso un'asfaltatura decente, e dopo una mezz'ora ci siamo ritrovati in un centro abitato...
Il TomTom, deluso per non essere riuscito ad avere le nostre teste, decide allora che tanto vale riprendere a funzionare, e scopriamo di essere a pochi chilometri da un'uscita dell'autostrada. Ci buttiamo subito dentro, e ci fermiamo al primo autogrill (Che ormai si erano fatte le 15.45) dove sbraniamo qualsiasi cosa troviamo.
Una mezz'oretta dopo ci rimettiamo in viaggio, e finalmente ad un orario indecente riusciamo ad arrivare al mare.
Un viaggio che sulla carta avrebbe dovuto richiedere tra le 2.30 e le 3h ne ha impiegate quasi il doppio...
E fortunatamente non avevo dimenticato le chiavi di casa.


9 commenti:

  1. "ma noi non dovevamo andare al mare?"
    LOL.

    "sei un deficiente".
    Tua madre, ma LOL! :D

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    1. Mia madre è brutale, soprattutto quando si tratta di minchiate fatte per stupidità, come in questo caso ;-)

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  2. Io ti dico solo che per andare a casa di Gama, il mio navigatore mi ha fatto passare in mezzo a dei fottuti campi di grano.
    Con tanto di sciùra in bici che pedalava allegra e pozze di fango che, tra l'altro, avevo "appena" portato l'auto a fare il lavaggio annuale.
    Ecco.

    Comunque queste sono le cose di cui ho maggior terrore quando vado in posti che non conosco, ho sempre paura di perdermi, finire su ponti pericolanti, non sapere più come tornare indietro e vagare come una scema per luoghi ameni e sconosciuti.
    Da sola.

    Non so, è terrorizzante. Non ci dormo la notte!

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  3. Conviene sempre (sempre) guardare la carta prima, fare le proprie considerazioni, e poi usare in navigatore con spirito critico. Se usato così effettivamente fa risparmiare tempo - oppure ti salva, se ad esempio vivi in un posto dove il concetto di "cartello" non viene usato dal '75.

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  4. @Mika: Il mio navigatore abbiamo scoperto (troppo tardi) che è posseduto, dato che riesce a farci perdere o allungare SEMPRE.
    Purtroppo il fatto di non aggiornare le mappe da sei anni non aiuta, ma non c'è mai nessuno che ha voglia di farlo :P
    A me guidare, anche per strade nei campi, piace, ma nel caso specifico eravamo veramente tutti presi un po' male, perché la strada era davvero brutta (http://imageshack.us/scaled/landing/5/viaggio3.jpg), soprattutto prima di entrare nel bosco, e più che altro non avevamo la più pallida idea di dove saremmo arrivati, e sembrava non avere più fine :S
    Poi una volta usciti ne abbiamo riso, ma sul momento mica tanto, benché io ed #AmicoE siamo due in grado di sparare minchiate in qualsiasi situazione!

    @Trantor: Io solitamente butto un occhio su googlemaps, poi però mi affido al TomTom, anche se adesso che ho la funzione navigatore integrata sul cellulare e collegata a google tendo ad usare più quello... Il problema è che mi sbrana la batteria, se il viaggio è più lungo di un'oretta tanti saluti, soprattutto se poi ho da fare anche il ritorno..

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    1. Trantor cara lo so che voi guardate sempre le cartine PRIMA di mettervi in viaggio.
      Io, purtroppo, sono sempre quella del "Ma sì, ma tanto cosa vuoi che succeda?". E difatti...
      Un giorno, io vi avviso, mi sveglierò in un fosso senza un rene.
      Cazzo.

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  5. Se fossi stato un tuo passeggero ti avrei pestato a sangue :-D

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    1. Ma no, dai... Alla fine avevamo deciso tutti insieme, e poi erano troppo preoccupati per la loro salute per pensarci ;-)

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  6. Bon, ora che so del Bug direi che per i prossimi 100 anni se andiamo da qualche parte guido io (che mi perdo e basta, così siamo sicuri).

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